Fine febbraio e marzo 2020 hanno portato un pò di neve nella conca dei Tornetti mettendo un freno alla siccità in atto
Anno 2011 –
Il
giorno 8 ottobre 2011 all'eta' di 74 anni ci ha lasciato Maria Durando,
"Maria" per tutti. Figura centrale nel panorama della frazione
Tornetti. sempre disponibile e pronta a venire incontro alle esigenze di tutti.
Anche se durante l'estate "migrava" alla "Giurana", appena
sopra i Tornetti, non faceva mai mancare la sua presenza anche
all'organizzazione della tradizionale festa dell'Assunta.
LUNEDI’
4 APRILE 2011 – LUCIANA LITTIZZETTO GIRA UNO SPOT AI TORNETTI – A
fare la differenza rispetto a tante altre location sono state le Rocca
Moross una delle piu’ interessanti e pittoresche creste spartiacque delle Valli
di Lanzo, posta tra la Val di Viù e la Val d’Ala. Una cresta rocciosa dallo
sviluppo lineare di circa due chilometri e mezzo il cui profilo assomiglia alle
catene alpine olomitiche. I pubblicitari hanno scelto Viù – e in
modo particolare la zona dei Tornetti – per girare lo spot che vedremo in
televisione, di una nota marca della grossa distribuzione. La troupe è salita
in valle, facendo un’improvvisata anche allo stesso sindaco, Daniela Majrano
che, seppure fosse stata non soltanto avvisata, ma anche incaricata di
procurare ai visitatori un contatto con allevatori e artigiani in grado di
fornire animali e scenografie per ambientare lo spot, è stata colta anche lei
di sorpresa di fronte all’arrivo non preannunciato del cast al completo.
«Questi signori avevano già fatto mesi fa diversi giri di ricognizione e gli
era piaciuta la catena dei Roc Moross che, ci avevano detto, aveva un aspetto
vagamente dolomitico. Si sono quindi informati sul tipo di viabilità e
sull’effettiva possibilità di raggiungere la località che avrebbe avuto come
sfondo questa catena di montagne». Lunedì una lunga serie di camioncini e
carrelli hanno quindi raggiunto la località dei Tornetti compresa tra l’azienda
agricola “Il Runch” e quella dei fratelli Dardino. Lì, Luciana Littizzetto ha
dato il meglio di sé ispirata anche da quell’angolo delle Valli di Lanzo che si
è guadagnato il posto d’onore nella scelta dei pubblicitari. «Ci hanno
ringraziato della disponibilità, del resto, quale comune non avrebbe fatto
tutto il possibile per ospitare un evento del genere? In fondo ci sarà la
nostra firma sullo spot televisivo e, guardandolo, tutti noi potremo
riconoscere le nostre montagne. E poi un personaggio come Luciana Littizzetto
non può che portarci bene no? – dice simpaticamente Daniela Majrano che
prosegue – battute a parte, la troupe è stata molto contenta di come si sono
svolte le cose, della tranquillità con la quale hanno potuto lavorare. Ci era
stata raccomandata massima discrezione e tutto è andato come volevano loro».
ANNO
2010 – Rifatto il tetto della Cappella della frazione Cramoletti Superiore
grazie all’impegno e al contributo dei frazionisti.
ANNO 2007-2008-2009
-Nevicata
record a cavallo del 2008-2009, disagi, danni, ma anche un aiuto alle
sorgenti.Ovviamente “manna” per gli appassionati di sci alpinismo e ciaspole.
-Rifatto
il tetto della Cappella della frazione Cramoletti grazie all’impegno e al
contributo dei frazionisti.
–
Una vecchia portantina ritrovata lo scorso anno in un fienile e’ stata
restaurata grazie all’interessamento di un socio “milanese” dell’Associazione
Amici dei Tornetti”, che gratuitamente e tramite l’aiuto di conoscenti ha
provveduto a rendere nuovamente visibile questo strumento. Portantina: sorta di
sedia o cabina fissata a lunghe stanghe e portata da uomini, che si usava un
tempo per brevi tragitti; questo recita al punto 1 il dizionario Garzanti della
Lingua Italiana. Un uso costante della portantina e’ da ricercarsi nella
nascita e sviluppo della “villeggiatura” che con l’inizio del XIX° secolo, ebbe
ampia diffusione nelle Valli di Lanzo e fu soprattutto Viu’ e la sua frazione
Tornetti furono le prime ad essere interessata a questo nuovo tipo di sviluppo
economico e successivamente anche culturale. Raggiungere i Tornetti da Torino
rappresentava una sorta di vero e proprio viaggio, la strada da Torino a Lanzo
venne costruita nel 1820 e a Viu’ giunse nel 1842. Le frazioni fino alla meta’
del XX° secolo erano ancora raggiungibili solo a piedi. Una villeggiatura
elitaria fatta di imprenditori, nobili, professionisti che per oltre tre mesi
si ritemprava nella verde conca dei Tornetti. Da Viu’ per raggiungere la
frazione i “signori” usufruivano del trasporto su muli oppure, appunto, su
portantina. A livello locale la portantina poteva essere usata per il trasporto
di eventuali malati, infermi o in casi di infortunio
–
Tra le molte iniziative di quest’estate appena trascorsa nella frazione
Tornetti di Viu’, non puo’ certo passare inosservato il lavoro di
ristrutturazione radicale del lavatoio della centrale piazza del “Fornichet”.
Grazie alla paziente opera di un artigiano locale il lavatoio e’ ora
completamente rivestito di pietra naturale ed e’ in bella mostra. Infatti oltre
alla sua indubbia utilita’, anche l’occhio vuole la sua parte e quindi,
abbandonato il vecchio stile “cementato”, il rivestimento nuovo si inserisce
perfettamente nel contesto della frazione. D alcuni anni si cerca di rimediare
ai danni passati e dopo che due anni fa l’intera mulattiera dal piazzale al
centro della frazione venne completamente rifatta, ora anche il lavatoio
riacquista l’antico splendore.
–
Singolare lavoro di scultura alla frazione Tornetti di Viu’ eseguito da
Melchiorre Chiantor. Durante l’inverno passato ha pensato di rendere nuovamente
utile le radici di una vecchia pianta. Con un lavoro certosino e faticoso ha
trasportato il tutto nel salone del suo ex albergo e ha riattato la grossa
radice per poter essere usata in molti modi, da portavasi ad oggetto
ornamentale, nella foto si vede appesa una pentola in rame,insomma secondo
necessita’ e fantasia. Sul lato sinistro della foto un particolare della radice
e’ stato intagliato a forma di aquila. Per poter spostare il pesante oggetto e’
stato realizzato un piccolo carrellinocon ruote fissato su quel che rimane del
tronco. Le radici infatti da sempre verso il basso questa volta guardano verso
l’alto.
ANNO 2006
TORNETTI
DI VIU’ – Sono continuati purtroppo in questo anno numerosi atti
vandalici ai danni di abitazioni presenti in zona. Se nel dicembre 2005 erano
state colpite le case isolate, nel dicembre del 2006 sono state prese di mira
alcune abitazioni della frazione. Difficile definire queste azioni come furti o
tentativi di furto, in quanto pare proprio un pesante atto vandalico che non la
reale necessita’ di rubare qualcosa.
ANNO 2005
VIU’
– Tradizionale appuntamento sabato 24 settembre al Colle della Cialmetta per la
“festa di San Michele”. Nella ristrutturata struttura del Colle una grande e
positiva novita': gli Alpini di Traves, Pugnetto, Mezzenile e Viu’, non paghi
per l’enorme lavoro di ristrutturazione della cappella, da quest’anno hanno
realizzato anche un conduttura di acqua. Oltre 3 chilometri di scavo eseguito a
mano, senza impatto ambientale, che ha permesso di realizzare la fontana.
TORNETTI
DI VIU’ – Un alpeggio seriamente danneggiato ed una stalla completamente
distrutta e’ il bilancio di una frana di roccia di oltre 250 metri cubi che ha
interessato le Rocce di Mouruss nel Vallone dei Tornetti sopra a Viu’. Nei
giorni il 19 e 20 marzo l’evento franoso verificatosi di notte ha danneggiato
l’alpeggio detto “Alpe del Barone” a circa 1700 metri di quota. Fortunatamente,
visto il periodo, era completamente disabitato. La frana, che si presenta
evidente lungo la parete della parte piu’ alta delle Rocce di Mouruss si e’
staccata quasi dalla cima e dopo essere precipitata per oltre cento metri la
roccia si e’ frammentata in diversi blocchi che hanno dapprima distrutto una
stalla e l’abbeveratoio e nella folle discesa verso valle un blocco ha centrato
in pieno l’abitazione dell’alpeggio. Infatti quasi centralmente all’edificio il
blocco ha distrutto il tetto di copertura e si e’ fermato in centro alla
stanza. Le uniche cose rimaste utilizzabili sono una stalla posta da un lato e
un forno camino posto sul lato opposto. La frana ha lasciato dei profondi
solchi sul terreno segno di una violenza e potenza notevole. Le rocce di Mouruss,
con le caratteristiche pareti verticali solcate da canaloni formano un
bellissima cresta a somiglianza delle pareti dolomitiche.
ANNO 2003
MEZZENILE
– VIU’ – Un folto numero di persone e una splendida giornata di sole hanno reso
nuovamente piacevole l’appuntamento annuale al Colle della Cialmetta, sabato 20
settembre, in occasione della festa in onore di San Michele. Come sempre
l’ottima organizzazione degli Alpini ha permesso di trascorrere la giornata sui
1300 metri del valico che mette in comunicazione Viu’ con il resto delle Valli
di Lanzo, oltre alla presenza dei sindaci di Mezzenile e Viu’. Dopo la messa e’
stata scoperta una targa ricordo per i gruppi Ana locali, per l’impegno e
l’enorme lavoro svolto da questi alpini nel ricostruire e rendere nuovamente
agibile la cappella del colle con gli annessi due locali che possono essere
sfruttati come ricoveri d’emergenza in caso di maltempo. Il colle della
Cialmetta, (dominato dalla vetta delll’Uja di Calcante, ottimo punto panoramico
per ammirare le Valli e la pianura torinese) che si raggiunge a piedi da
diversi itinerari da Viu’ e Mezzenile, per secoli e’ stato un crocevia
importante per le comunicazione delle valli. Questa festa annuale ha proprio lo
scopo di ritrovarsi almeno per un giorno.
TORNETTI
– Taglio del nastro sabato 2 agosto alla frazione Tornetti di Viu’ per
l’inaugurazione ufficiale della mulattiera che dal parcheggio porta nel centro
della frazione alla piazza del “Furmiche’”. L’Associazione “Amici dei Tornetti”
con il supporto del Comune di Viu’, hanno finanziato l’acquisto del materiale.
Lla realizzazione e’ stata eseguita per opera di volontari della frazione e
non. Un’opera riuscita con una nuova sistemazione in pietra che rende piu’
comodo l’accesso al cuore della frazione dalla “porta principale”.
TORINO
– La montagna è paesaggio, sia esso naturale o modificato da generazioni di
operosi montanari. Il paesaggio è patrimonio della collettività, testimonianza
della storia di una comunità. L’interrogativo è: “Come valorizzare questa risorsa
con l’obiettivo dello sviluppo socio economico sostenibile dei territori
montani?”. Per cercare di dare una prima, concreta risposta a questo
interrogativo, si e’ tenuto un convegno nelle settimane scorse, organizzato
dalla Regione Piemonte, presso il Centro Incontri di Corso Stati Uniti 23, al
quale hanno partecipato oltre 400 tra architetti, ingegneri, geometri, tecnici
comunali ed amministratori locali piemontesi. Ad introdurre i lavori,
l’Assessore regionale alla montagna e beni ambientali, Roberto Vaglio che – ha
sottolineato – “Le scelte che caratterizzano l’architettura sono essenziali per
lo sviluppo dell’ambiente in cui vengono realizzate e per questo spesso
risultano controverse. In Piemonte sono numerose le testimonianze di
architettura alpina di elevata qualità. Trovare delle risposte è quanto mai
urgente per la nostra Regione che sta investendo molte risorse nel settore
turistico e che nei prossimi anni sarà teatro di importanti eventi
internazionali, in primis le Olimpiadi del 2006, il cui successo dipenderà in
larga misura dalle sensibilità e dall’attenzione che sapremo dimostrare a
questi temi. Il convegno si pone proprio l’obiettivo di approfondire gli
scenari attuali con il contributo di tutti i soggetti interessati – a partire
dal Politecnico di Torino, ai professionisti, agli amministratori pubblici – di
illustrare alcune proposte e di individuare, anche attraverso il confronto con
esperienze di altre regioni alpine, alcune soluzioni possibili”. Su modo in cui
l’architettura possa essere occasione per coniugare le esigenze di sviluppo e
di valorizzazione del territorio sono intervenuti Roberto Gambino, Professore
Ordinario di Urbanistica del Politecnico di Torino, e gli Architetti Thomas
Demetz , dell’Ufficio coordinamento territoriale della Provincia Autonoma di
Bolzano e Marco Büchler della Sezione pianificazione urbanistica
dell’Amministrazione del Cantone Ticino, i quali hanno illustrato realtà e
tendenze del loro territorio. Durante il convegno, l’Arch. Franco Ferrero,
direttore dell’Urbanistica della Regione Piemonte e l’Arch. Margherita Bianco,
dirigente del Settore Gestione Beni ambientali, hanno poi presentato il manuale
di “Criteri e indirizzi per la tutela del paesaggio .Infine, l’Architetto
Cristiana Sertorio Lombardi, membro della Commissione per la Tutela e la
valorizzazione dei Beni culturali ed ambientali, ha presentato ufficialmente il
primo concorso regionale riservato ai professionisti – architetti, ingegneri e
geometri – che hanno operato in Piemonte nella realizzazione di opere di
architettura montana completate tra il 1° gennaio 1995 e il 31 dicembre 2002,
la cui premiazione avverrà ad ottobre in occasione del prossimo Salone Europeo
della Montagna, in premio un contributo di 2.500 Euro. Info al sito della
Regione: Ambientali della Regione Piemonte al seguente indirizzo:
www.regione.piemonte.it/montagna/.
TORINO–
Ricordare gli antichi mestieri delle valli alpine prima che sia troppo tardi,
anche se purtroppo per molto cose e’ ormai “troppo tardi” e renderli fruibili e
comprensibili a quanti hanno dimenticato e ai molti che non hanno mai
conosciuto la tradizione alpina. Nasce anche con questi scopi l’Associazione
“Video Archivio Mestieri della Montagna” o piu’ brevemente “VAMM”. Nelle scorse
settimane alla sede della Provincia e’ stata ufficialmente presentata.
Costituita da tre soci: le province di Torino e di Trento e l’Associazione
Arealpina, il Vamm ha come scopo il reperimento, l’archiviazione e la
diffusione di meteriali video (esistenti o da realizzare ex novo) relativi alle
piu’ disparate lavorazioni artigianali tradizionali delle aree alpine europee.
Sono in corso contatti per allargare l’associazione a nuove province con
l’intento di avviare un’estensione che preveda il raggiungimento di tutto
l’arco alpino ed appenninico e i versanti d’oltralpe. Con questo tipo di
iniziativa potrebbe aprirsi verso una cultura europea della montagna, vero,
grande traguardo finale dell’operazione. “Quello della montagna dice
l’assessore alla cultura della Provincia Valter Giuliano – e’ un mondo delicato
sotto molti punti di vista: in particolare le sue espressioni culturali,
variegate ed originali, sono messe in pericolo da quelle dominanti della
pianura e soprattutto delle citta’. non si puo’ permettere, quindi, che vengano
dimenticate e irrimediabilmente perdute tecniche di lavorazione che hanno
perdurato per secoli per la sola ragione che non sono tecnologicamente
avanzate, economicamente compatibili e culturalmente omologate”. Un passo
importante che non deve rimanere sulla carta. Gli ecomusei che in questi anni
si stanno creando devono rispecchiare anche questa filosofia interattiva. Per
molti anziani vedere un oggetto in mostra puo’ rievocare ricordi tramandati
dalla fanciullezza, per la maggior parte dei visitatori non significa nulla.
Per questo occorre, anche a costo di ritrovare “lassu’ gli Ultimi”
(parafrasando il titolo di un famoso libro) che abbiano la voglia di rinverdire
mestieri lontani. Un museo in questa era tecnologica fatta di immagini non deve
essere statico, ma dinamico, deve essere inserito in un contesto video che ne
illustri la funzione. Antichi mestieri alpini, molti dei quali quasi scomparsi:
chiodatoli, serraioli, battipietra, l’arte di piazzare le coperture dei tetti
in pietra (losa), la realizzazione dei “campanacci” sfoggiati con orgoglio
nella transumanza e mille altre cose. Ora si tentera’ di recuperare tutto
questo ed e’ sicuramente positivo. La “freddezza” dello schermo non riuscira’
putroppo a restituire la cultura, l’aggregazione, il senso di comunita’ e la
fatica di queste popolazioni perdute nell’oblio.
TORINO
– I sentieri del Piemonte sono un patrimonio naturalistico che, con il ritorno
di valori quali il recupero dell’ identita’ culturale di un territorio, merita
di essere protetto e potenziato. Messi in fila questo intreccio di sentieri e
mulattiere formerebbero un filo lungo 20 mila chilometri. Piste, stradine e
mulattiere, che per secoli sono state l’ unica garanzia di comunicazione per
chi viveva in montagna, oggi sono infrastrutture indispensabili tanto per la
fruizione turistica delle vallate alpine quanto per la manutenzione dell’
ambiente. La giunta regionale sta destinando notevoli risorse sullo sviluppo
dell’ escursionismo, e, in questo ambito, a dicembre ha approvato un nuovo
modello di segnaletica, unificandola a livello piemontese e avvicinandola alla
simbologia nazionale adottata dal Club Alpino Italiano nel 1999. Funzionalita’,
chiarezza, semplicita’ e immediatezza hanno accompagnato la stesura del
progetto: concetti essenziali, per evitare di confondere il gitante e di far
perdere tempo prezioso agli addetti ai lavori. La nuova segnaletica e’ di due
tipi: la VERTICALE (la principale), con frecce e cartelli fissati ad appositi
sostegni piantati nel terreno, e la ORIZZONTALE (secondaria o intermedia),
posizionata al suolo. La prima e’ articolata in dieci tipi di ”tabelle” di
grandezza e di colore variabile: tabellone di insieme (vi sono tutti gli
itinerari della zona, con cenni storici, geografici e ambientali), tabella
segnavia (con direzione e tempo indicativo), tabella segnavia per itinerari di
lunga percorrenza, tabella di localita’ (con il nome del posto in cui ci si
trova), tabella ”rispetta la natura – segui il sentiero” (in prossimita’ di
scorciatoie), tabella ”sentiero per escursionisti esperti”), tabella ”sentiero
tematico” (naturalistico, storico, geologico ecc.), tabella ”sentiero adatto
anche per uso ciclistico e/o equestre”, tabella per ”via ferrata o sentiero
attrezzato impegnativo”. La segnaletica orizzontale e’ quella tradizionalmente
collocata al suolo, su tronchi e sassi, per indicare la continuita’ di un
sentiero precedentemente indicato. Adesso verra’ standardizzata in questo modo:
segnavia rosso-bianco-rosso (con numero in nero inserito nel bianco) in
prossimita’ di bivi e punti significativi; segnavia bianco-rosso, ad ogni 5/10
minuti di cammino o, se necessario, anche meno; segnale di presenza d’ acqua
(scritte nere su fondo rosso) vicino a una sorgente; picchetto segnavia in
legno con sommita’ dipinta in bianco e rosso, per indicare la continuita’ del
sentiero su prati, pascoli e terreni aperti; ometto di pietre, per indicare la
continuita’ del sentiero su terreni aperti in alta montagna. A proporre questa
svolta sono stati gli assessorati alla montagna e al turismo. La nuova
segnaletica verra’ adottata gradualmente. Nelle aree gia’ soggette a tutela
naturalistica da parte dello Stato o della Regione, le disposizioni dovranno
essere adottate a integrazione e supporto della segnaletica preesistente. L’
assessore regionale alla montagna, Roberto Vaglio, ricorda che il Piemonte ha
intrapreso numerose iniziative a favore dell’ escursionismo e dello sviluppo
economico delle zone alpine, come ”il progetto del catasto dei sentieri, il
finanziamento di azioni di manutenzione, la valorizzazione di itinerari
transnazionali”. ”Questo tipo di turismo – sottolinea invece l’ assessore
Ettore Racchelli – e’ uno dei filoni su cui stiamo puntando, assecondando una
tendenza della domanda internazionale in crescita continua ormai da anni. Iniziative
come l’ adeguamento della segnaletica, volte ad offrire una migliore fruizione
del patrimonio naturalistico e paesaggistico, vanno quindi a rafforzare e
arricchire il grande impegno della Regione per la riqualificazione turistica
dell’ intero territorio”.
VIU’
– Una palestra di roccia nella frazione Mondezza di Viu’ in alta Val di Lanzo.
E’ questo lo scopo di una delibera approvata ad inizio gennaio dalla Giunta
della Provincia di Torino su iniziativa dell’assessore allo Sport e Turismo,
Silvana Accostato. La cittadina dell’alta Val di Lanzo ricevera’ 130 mila euro
per realizzare un’area attrezzata destinata all’arrampicata sportiva.
L’allestimento di una palestra all’aperto, specifica per l’arrampicata,
risponde perfettamente alle esigenze dei molti free-climbers che hanno eletto
da anni Viu’ e le zone limitrofe come meta abitudinaria per gli allenamenti.
Basti pensare al settore Balme della frazione Tornetti, dove sono stati
tracciati decine di itinerari e e’ gia’ stata oggetto di meeting di arrampicata,
la zona di Usseglio e altre palestre viucesi, come nella zona di Richiaglio.
Una prospettiva interessante la vallata che vedrebbe all’opera i climbers a
circa 750 metri di altitudine con la possibilita’ di usufruire della nuova
struttura per buona parte dell’anno.Con l’impianto di Viu’ si andrebbe in
qualche modo a sopperire alla prossima chiusura della palestra di roccia
coperta del Palavela, in fase di ristrutturazione per i giochi olimpici del
2006. La “storica” palestra torinese al coperta e’ stata la prima in Italia ed
ha consentito a molti appassionati di affrontare il primo impatto con la
roccia.
anno
2002
Un
Pinocchio, scolpito nel legno, da guinnes dei primati, e’ stata la mascotte
della della Fiera di San Martino” a Viu’ (TO), dal 6 al 10 novembre. La
scultura del famoso burattino e’ stata realizzata dall’artigiano del legno
Silvano Rocchietti della frazione Oldri’ di Viu’. Il pinocchio del Geppetto
valligiano e’ realizzato con un unico tronco di pioppo antico proveniente da
Nole C.se (TO). Alto 6 metri e 54 centimetri e’ un burattino che, rispetto
all’originale di Collodi, porta sulle spalle una cartella in legno a
simboleggiare la passata scolastica abitudine dei montanari.
Oltre
300 persone hanno partecipato, sabato 21 settembre, all’inaugurazione della
ricostruita cappella al Colle della Cialmetta ubicata tra Mezzenile e Viù. A
tempo di record, grazie al lavoro degli alpini dei gruppi Ana di Mezzenile,
Pugnetto, Traves, Viu’, in soli due anni la cappella di San Michele Arcangelo è
tornata a “rivivere” con l’aggiunta anche di due piccoli ricoveri di emergenza.
Infatti, in passato, il colle della Cialmetta, costitui’ un frequentato
passaggio di uomini, merci e animali tra la Val di Viù e il resto delle Valli
di Lanzo. Proprio per non abbandonare e non dimenticare un luogo ricco di
storia e di ricordi, nel 1999, dopo ben 45 anni dall’ultima festa (1954) si
tenne un incontro durante il quale, per iniziativa della Società Storica delle
Valli di Lanzo si lancio’ la proposta della ristrutturazione. Essa è stata
possibile grazie ai contributi di Regione Piemonte, Comuni di Mezzenile,
Traves, Viù, Enel ma soprattutto grazie al faticoso lavoro degli alpini che
hanno volontariamente messo a disposizione il loro tempo, la loro forza ed il
loro caparbio lavoro. Tutto cio’ ha reso possibile e realizzabile la cerimonia
ufficiale dell’inaugurazione della cappella ritornata al suo antico splendore.
In presenza di autorita’ e rappresentanti delle varie associazioni, dopo i
discorsi di rito e la santa Messa, e’ stato servito un tipico pranzo a base di
“bruera di patate”, toma di Lanzo, salamini, torcetti e vino, preparato e
curato sempre dagli instancabili alpini che hanno fornito anche
l’accompagnamento musicale.
Una
splendida giornata di sole estivo ha fatto da cornice alla tradizionale Festa
di San Bartolomeo, domenica 7 luglio, alla Borgata Asciutti di Viu’.
Numerosissime le persone presenti che hanno potuto trascorrere ore molto
piacevoli allietate da un’ottima polentata con un sottofondo di musiche e danze
franco-provenzali. La buona organizzazione dell’evento non ha neppure
trascurato la malaugurata ipotesi di un acquazzone attrezzandosi con un telone.
Il ricavato della festa, cosi’ come negli scorsi anni, servira’ a proseguire il
restauro della cappella dedicata appunto a San Bartolomeo: la scrostatura
dell’intonaco esterno, sulla facciata, ha rivelato un certosino lavoro in
pietra che verra’ recuperato, rendendolo nuovamente visibile, grazie ai lavori
di ristrutturazione. In questo modo in poco tempo la piccola chiesetta degli
Asciutti tornera’ nuovamente ad essere un piccolo gioiello incastonato fra i
verdi pascoli alpini.
“Ai
Tornetti in punta di piedi” è il titolo di un libro pubblicato lo scorso mese
di luglio, che permette di conoscere l’”amena conca della frazione Tornetti di
Viù in Val di Lanzo. Scritto da Toni Farina il volume si avvale dei contributi
specialistici di Claudio Santacroce “i Tornetti di un tempo”, Aldo Chiariglione
“flora e fauna”, Anna Maria Fornelli “geologia”, Paola Pallo per “arrampicata
sportiva”. La pubblicazione “tocca” e tratta ogni possibile aspetto ed
approccio della vallata dei Tornetti, ampia ed aperta al sole: dagli itinerari
escursionistici, alle traversate a piedi, dai percorsi in mountain bike
all’arrampicata sportiva nella falesia delle Balme, dallo sci alpinismo allo
sci da fondo escursionistico. A corredare i testi e dare quindi un’idea della
bellezza del posto sono inserite, nel libro, bellissime fotografie a colori che
illustrano al meglio anche gli itinerari “in punta di piedi”e inquadrano la
frazione nel suo maestoso contesto ad anfiteatro. Toni Farina “Ai Tornetti in
punta di piedi” Garbolino Editore. Euro 22,00.
Nell’agosto
2001 l’Associazione Amici dei Tornetti ha compiuto trent’anni. L’Associazione
si occupa di organizzare manifestazione e iniziative durante il periodo estivo
per i villeggianti dei Tornetti.