Storia



Il primo documento conosciuto in cui viene citata la borgata Tornetti risale al 27 febbraio 1383. Il documento in questione e’ un testamento con il quale Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, lascio’  libero pascolo agli abitanti in tutti i terreni appartenenti al casato. La medesima cosa fece il conte Amedeo VIII con un documento notarile del 6 dicembre 1439. Il 19 giugno 1631 con atto notarile il Comune di Viu’ fisso’ in modo definitivo i confini di quest’area. Per duecento anni gli abitanti poterono liberamente pascolare senza pagare gabelle. Dalla meta’ del 1800 il Comune decise di imporre una tassa per l’esercizio del pascolo su tutti i terreni di propria pertinenza. Fin dal 1800 Tornetti fu un importante centro di villeggiatura e furono realizzate bellissime dimore tra le quali vanno citate le ville Scioldo, Pastore – Re, Govean, Neuschuler, Vassallo e Rossi. Ad inizio del 1900 nella frazione avevano sede due rinomati alberghi, l’ufficio postale, un negozio di alimentari e la rivendita dei monopoli. Nella piazza principale (detta del fornichet) era ubicato il forno nel quale, a turno, i frazionisti potevano cuocere il pane.
Tornetti era sede di cappellania ed il cappellano, stipendiato dai frazionisti, svolgeva anche la funzione di maestro elementare. Gli alunni erano numerosi, i maschi frequentavano i locali adiacenti la cappella, mentre le femmine dovevano scendere ai molini. 
Per il riscaldamento invernale ogni alunno era tenuto a portare, ogni giorno, un pezzo di legno. L’attuale strada carrozzabile venne costruita nel 1965. Fino alla meta’ degli anni ’70 era possibile ancora vedere gli antichi “benal”, fienili con il tetto di paglia di segala caratteristici della zona.